giovedì 8 marzo 2012

Pomodori rossi secchi non fritti


Non sono assolutamente una che l’8 Marzo si sveglia con la pretesa di ricevere auguri e mimose.
Suonerà banale, ma sono una che sa di essere donna tutto l’anno, non c’è bisogno che oggi me lo ricordino.
Ma se proprio devo dirla tutta, sono stata anche io una delle tante ragazze che, negli anni di liceo, passavano l’8 Marzo a fissare la porta sperando di veder entrare la bidella con una mimosa da parte di qualche ammiratore. Magari segreto. Ho anche pensato alle possibili scuse da dare a mia mamma nel momento in cui mi avrebbe chiesto di chi fosse. Scuse che di certo non avrebbero mai retto.
Ma il problema non s’è mai posto. Nessun ammiratore, segreto o meno, mi ha mai regalato mimose.
Col tempo ho per fortuna capito l’inutilità della cosa, e oggi mi arrabbierei se dovessi riceverne una.
Ero all’Università stamattina e ho provato tristezza, giuro, TRISTEZZA, nel vedere ragazze che si abbracciavano e si facevano gli auguri. Non voglio nemmeno accusare nessuno di ignoranza, ma sapete almeno PERCHÉ oggi è la Festa della Donna? Comunque, devo fare i miei migliori complimenti ai tizi che vendono le rose in giro per il centro. Oggi vendevano mimose. Quando piove vendono ombrelli e se improvvisamente torna il sole loro, non si sa come, fanno sparire gli ombrelli e tornano a vendere rose. Un grosso plauso. Stima profonda.
Ovviamente sono circondata da persone che dicono che io sia così solo di facciata, che io faccia la dura solo per non mostrare chi realmente sono e quanto fragile in realtà sono.
Potrebbe anche essere vero, il difficile è scoprirlo.
Ho fame, credo che me ne strafregherò di linee e forma fisica. Vado a farmi un panino coi pomodori secchi.

Joy o.

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