martedì 28 febbraio 2012

Il destino o chiperlui

La giornata non è cominciata nel migliore dei modi. La sveglia ha fatto il suo dovere, ma le mie orecchie hanno deciso di sentirla con 45 minuti di ritardo. Fatto sta che non ho avuto nemmeno il tempo di prepararmi il mio solito caffè. Ho trangugiato un cornetto di corsa per le salite della mia (poco) ridente città, speso 70 centesimi per un caffè delle macchinette che, per inciso, detesto. Una volta finito di imprecare per consolare la mia lingua ustionata, mi fiondo in aula dove mi imbatto nella professoressa di cui nemmeno so il nome la quale, con molta nonscialans, mi rifila un questionario da fare in mezz'ora. Il destino o chiperlui ha voluto che io mi sedessi di fianco alla secchiona antipatica del corso (sì, specifico l'antipatica, perché esistono anche secchione simpatiche) che mi ha dato modo di avvilirmi perché non sapevo rispondere a nemmeno mezza domanda. Ringrazio comunque il destino o chiperlui: il questionario in questione andava consegnato anonimo.
Un'ora e mezzo scorre inaspettatamente veloce e mi dirigo alla lezione successiva, in compagnia delle mie solite compagne. Nuovo corso, vecchia professoressa (e io che pensavo di non rivederla mai più quella volta che ho verbalizzato l'esame) che ci accoglie con un simpatico articolo di un giornale tedesco sulla Costa Concordia. Lo ammetto: stamattina mi sono vergognata di essere italiana. L'articolo tedesco era in risposta ad un articolo italiano della Repubblica a sua volta in risposta di un articolo tedesco. Faccio ordine:
I tedeschi hanno scritto un articolo sul disastro della Concordia, definendo Schettino un "tipico italiano".
Noi italiani simpaticoni, o meglio, quei simpaticoni della Repubblica hanno ben pensato di rispondere con un articolo intitolato "A noi Schettino, a voi Auschwitz". Ci sono rimasta male. Io vorrei conoscere quel presuntuoso non che idiota (concedetemelo) giornalista e dirgliene quattro (mi riesce abbastanza bene, l'ho già fatto una volta).
Ovviamente i tedeschi hanno replicato di nuovo, ma fossi stata al loro posto avrei solo continuato a ridere dell'Italia e degli italiani.
Per fortuna il destino o chiperlui decide che per oggi poteva bastare ed usciamo dall'aula tirando un sospiro di sollievo.
Il sole è tornato a splendere e mi mette di buon umore. Faccio la lucertola per mezz'oretta, il tempo necessario per ricordarmi che ai piatti non lavati ieri a pranzo e l'altro ieri a cena si sono aggiunti anche quelli della cena di ieri. Torno a casa.
La giornata non è ancora finita...

Joy o

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